sabato 29 novembre 2008

novant'anni dopo

Iconografie mutevoli.











3 commenti:

alessandro perrone ha detto...

Dal Corsera: "La vittoria di Luxuria nel reality dell'Isola dei Famosi certifica la morte della sinistra comunista in Italia». Pier Ferdinando Casini commenta così l'epilogo della trasmissione di Rai2. «Più che le recenti elezioni - dice - vale quanto è successo all'Isola dei Famosi per capire come davvero sia finita un epoca. Comunque complimenti a Vladimir perché è stata veramente simpatica".

La sinistra comunista non è finita, ma certo sta molto male.

In un'intervista al quotidiano "Il Riformista", Fausto Bertinotti interpreta così la vittoria di Vladimir Luxuria all’Isola dei famosi:"E’ la spia di una politicizzazione naturaliter di sinistra che, non essendoci la sinistra, non può essere politicizzata classicamente e cade nel vuoto. Per decifrare l’elemento occorrerebbe il contatto fisico, cioè i partiti, ma c’è il vuoto".

Un tempo il male infantile del comunismo era l'estremismo, oggi siamo al male senile: il bertinottismo.

Adespoto ha detto...

Davvero... A forza di "storcere il bastone" si è finito per osannare (come ha fatto Liberazione, il giornaletto di partito del PRC) la vittoria di un Reality show, affiancandone l'immagine a quella della presidenza di Obama.

Il confine del ridicolo è stato decisamente travalicato.

Sul fatto che, poi, il bisogno di visibilità a sinistra sia talmente elevato da spingersi a raccogliere anche "le cicche da terra", questo sarà anche vero, ma come giustificazione regge poco poco poco.

ciramika ha detto...

io mi limito a dire solamente un bel "come siamo caduti in basso"

e aggiungerei comunicare a chi non avesse visto l'isola dei famosi che lei ha spiegato la sua vittoria in parte al processo di Obamizzazione e progresso culturale. Il giorno dopo come ha fatto sapientemente notare Blob in uno dei suoi gustosi accoppiamenti visivi uno col machete ha sterminato la famiglia.