domenica 28 febbraio 2010

Presidente a Tavolino

Bontà sua dopo centoundici ore ha cessato lo sciopero della fame contro l'iniquità del processo elettorale, di propaganda radiotelevisiva, di validazione delle firme, di presentazione delle candidature.

Proprio per mancato rispetto delle scadenze previste, intanto, la principale lista a sostegno della sua diretta avversaria viene fermata, con l'effetto di creare il caos nel centrodestra, di provocare la gastrite ai dirigenti romani del PdL che rischiano seriamente di restare "a spasso", di regalare ad Emma mezza vittoria (in cui non credeva nessuno, altrimenti mica la candidavano) su un piatto d'argento, di far sbroccare il ministro della diccì, di costringere la Polverini ad appellarsi al capo dello stato.

Appellarsi al capo dello stato? - deve aver pensato Emma - Principiante.