martedì 30 dicembre 2008

regali in ritardo - 2

Non voglio mica la Luna.

Desiderio di generazioni di cantori erranti, poeti e canzonieri: ebbene la signora della notte, luogo dove riposa il senno di coloro che lo perdono, ultima frontiera nell'infinita epopea del colonialismo novecentesco, oggi è in vendita.

A Lotti, si intende, come le spiagge.

La Lunar Embassy, capitanata dal capace Dennis Hope, pare si sia aggiudicata, nei primissimi anni '80, la possibilità di sfruttamento del suolo lunare, faccia illuminata.

Come abbia fatto, sinceramente non mi è ancora chiarissimo, ma tant'è...


22 dollari, più un dollaro e mezzo di "lunar tax" e le spese di spedizione, il tutto per aggiudicarsi un acro* di terreno sulla luna. Con tanto di atto di proprietà!
*: Un acro equivale a circa 4000 mq.

E poi non farsene nulla, ovviamente, anche se questo, permettetelo, capita con un sacco di altri regali...


Un'altro grande passo per l'umanità...

3 commenti:

Unknown ha detto...

Beh, potremmo organizzarci per lanciare una bandierina con lo stemma di famiglia sui vari pianeti ancora "vergini" così conquistati potremmo venderli anche noi a pezzetti, o meglio rilasciare solo delle concessioni temporanee, anche per le esplorazioni naturalmente.
The show must go on!

Adespoto ha detto...

Mi pare che il tipo si riservi anche il diritto su Marte... Comunque, potremmo metterci a vendere valli Saturniane a prezzi modici... Anzi... potremmo venderci anche gli anelli...

Tanto chi se li va a prendere?

Zimisce ha detto...

attenti a non vendere terreni sui giganti gassosi ragazzi... dicono siano soggetti a smottamenti facili.