domenica 28 dicembre 2008

Speranze malriposte


Il presidente del consiglio dichiara che lascerà l'Italia qualora venissero pubblicate intercettazioni di sue telefonate "di un certo tipo".

«Io continuo a telefonare normalmente, ma il giorno che venisse fuori una mia telefonata di un certo tipo, me ne andrei in un altro paese, scapperei via»


Sperare, in fondo, non costa niente...

3 commenti:

Unknown ha detto...

E' una dichiarazione di colpevolezza.

Comunque nel Regno Unito perdi il posto di lavoro se non paghi il biglietto dell'autobus, qui diventi un mito se prendi in "prestito" un'elicottero della protezione civile... l'ho sempre detto "Riina for president" almeno tutela l'onore.

Adespoto ha detto...

Più che altro è incredibile la sbruffonaggine con la quale vuole escludere la possibilità di uso delle intercettazioni per una caterva di reati della pubblica amministrazione, che di fatto diventerebbero semplicemente impossibili da indagare... Allucinante...

Unknown ha detto...

Già, lui in compenso sarà libero di usare le intercettazioni per i suoi scopi: politici, economici, finanziari...
Comunque, nonostante non riponga tanta fiducia nella UE, mi sa che al momento sia l'unica possibilità di salvezza (anarchici e irredentisti a parte), visto che non ci si può opporre al diritto comunitario (a meno di procedure di infrazione e multe che tanto alla fine paghiamo noi).