martedì 3 giugno 2008

La Patria, la Repubblica e la Tirannide


Stai attento con l'amore per la Patria; pensa al motto "dulce et decorum est pro patria mori", ripetuto infinite volte e scritto sui frontoni degli edifici pubblici. Anche il fascismo parlava di Patria, diceva che bisogna difendere la patria, dare la vita per la patria. La parola patria si presta ad inganni da parte di coloro che detengono il potere. Quel motto, pensaci bene, è sì un motto repubblicano, ma chi sfrutta un motto di questo genere? Chi è che pronuncia questo motto? Sono spesso tiranni e tirannelli.

[Norberto Bobbio - Dialogo attorno alla Repubblica]



4 commenti:

Zimisce ha detto...

Si aspetta il Tibet, vecchia canaglia!!!!

tic. ha detto...

Adesso me ne accorgo: ma a Lei graba Potocki, caro adespoto!
Hai capito...

tic. ha detto...

P.S.

Refuso (oggi son un disastro)!
Errata corrige. Leggasi "a Lei GARBA Potocki..."

Adespoto ha detto...

Sì sì...
è "un manoscritto ritrovato a Saragoza"...
Lo ho sempre trovato una lettura avvincente...

P.S: Caro Zim. Il tibet giungerà, sai che con me bisogna avere fede!