Giorno I “La vecchia signora”
Fuori dalla stazione di Pesaro (immaginatela come un posto un pelo più squallida della stazione della città di M.) con il poco fascinoso aspetto di trasfertisti con voluminosa valigia e qualche ora di treno affollato alle spalle, ci fermiamo ad un baracchino per bere un caffè ed una bevanda fresca, dopo una breve discussione con un barista non proprio sveglissimo sul resto, ci accingiamo a consumare, quando, dietro di noi compare una voce gracchiante.
Una specie di incrocio tra una lagna nasale ed un gracchiare di vecchi altoparlanti.
-Avrebbe dei sandwitch?-
-Non so signora, questo è quello che abbiamo- Fa il barista sveglissimo indicando dei panini e dei
tramezzini.
-Mi dia il penultimo!- Fa lei col naso sulla vetrina
Lui si attrezza di pinza da panino e si accinge...
-No no! Il penultimo sandwitch!-
Pausa...
-Signora questi sono panini e quelli tramezzini...-
-Il penultimo! Mi dia il penultimo!-
Per un colpo di genio il barista intuisce e prende il penultimo tramezzino, senza più far storie.
-A cos'è?-
-Tonno e Uova-
-No... Mi dia quello accanto! E poi mi faccia un cappuccino!-
Quello, con ordine preleva il tramezzino terzultimo e prepara il cappuccino.
Li serve entrambi...
-Non lo voglio più- Fa lei appena vede il cappuccino.
-Mi faccia un caffè al vetro, e mi faccia vedere-
Il barista, sfoderando una dose di sopportazione rara, mostra alla signora il caffè gocciolare lento dalla macchinetta al bicchiere vitreo posto sotto.
La signora finalmente appagata sorseggia il caffè e sbafa il tramezzino.
-Siete venuti qui per me? Cosa ho fatto?-
La voce gracchiante alle nostre spalle è sempre la sua...
E misteriosamente parla con noi.
-Non lo sappiamo signora...- Fa l'amico Atlantideo.
Prima che la conversazione prosegua finiamo i nostri caffè e ci alziamo in piedi, afferriamo le nostre valigie di smisurate dimensioni e salutiamo il barista che ci fa:
-Non fate questo lavoro...-
-Non si preoccupi, ne abbiamo un altro di lavoro...-
-Sì! I poliziotti!- Fa la voce gracchiante...
Andiamo via, piegati letteralmente in due dal ridere.
Fuori dalla stazione di Pesaro (immaginatela come un posto un pelo più squallida della stazione della città di M.) con il poco fascinoso aspetto di trasfertisti con voluminosa valigia e qualche ora di treno affollato alle spalle, ci fermiamo ad un baracchino per bere un caffè ed una bevanda fresca, dopo una breve discussione con un barista non proprio sveglissimo sul resto, ci accingiamo a consumare, quando, dietro di noi compare una voce gracchiante.
Una specie di incrocio tra una lagna nasale ed un gracchiare di vecchi altoparlanti.
-Avrebbe dei sandwitch?-
-Non so signora, questo è quello che abbiamo- Fa il barista sveglissimo indicando dei panini e dei
tramezzini.
-Mi dia il penultimo!- Fa lei col naso sulla vetrina
Lui si attrezza di pinza da panino e si accinge...
-No no! Il penultimo sandwitch!-
Pausa...
-Signora questi sono panini e quelli tramezzini...-
-Il penultimo! Mi dia il penultimo!-
Per un colpo di genio il barista intuisce e prende il penultimo tramezzino, senza più far storie.
-A cos'è?-
-Tonno e Uova-
-No... Mi dia quello accanto! E poi mi faccia un cappuccino!-
Quello, con ordine preleva il tramezzino terzultimo e prepara il cappuccino.
Li serve entrambi...
-Non lo voglio più- Fa lei appena vede il cappuccino.
-Mi faccia un caffè al vetro, e mi faccia vedere-
Il barista, sfoderando una dose di sopportazione rara, mostra alla signora il caffè gocciolare lento dalla macchinetta al bicchiere vitreo posto sotto.
La signora finalmente appagata sorseggia il caffè e sbafa il tramezzino.
-Siete venuti qui per me? Cosa ho fatto?-
La voce gracchiante alle nostre spalle è sempre la sua...
E misteriosamente parla con noi.
-Non lo sappiamo signora...- Fa l'amico Atlantideo.
Prima che la conversazione prosegua finiamo i nostri caffè e ci alziamo in piedi, afferriamo le nostre valigie di smisurate dimensioni e salutiamo il barista che ci fa:
-Non fate questo lavoro...-
-Non si preoccupi, ne abbiamo un altro di lavoro...-
-Sì! I poliziotti!- Fa la voce gracchiante...
Andiamo via, piegati letteralmente in due dal ridere.
5 commenti:
Non ci posso credere! :D Hanno preso TE x un poliziotto?? Se non fossi certa della tua specchiatezza penserei che te lo sei inventto! Ahahahah! :D
ahahahahahahah fantastico.
Ancora adesso ci stiamo pensando... Credo che i baffi spioventi (stile anni '70) del mio compare siano l'unica possibilità di confusione, escludendo ovviamente una fonte del tutto legata alle "particolarità" della signora in questione...
ahahaha, però sarebbe stato bello sussurrare al barista:
"Io faccio lo psichiatra!"
C'è poco da ridere, cari miei!
E dell'aspetto di Serpico ne vogliamo parlare?
Il poliziotto migliore è sempre quello che non ti aspetti.
tic
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