"Le riforme della Costituzione sono necessarie perché la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l’influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come a un modello da cui prendere molte indicazioni"
S. Berlusconi - 7 febbraio 2009
S. Berlusconi - 7 febbraio 2009
7 commenti:
Aiuto.
In effetti.
Silvio, negli anni, mi ha fatto cambiare opinione.
Lo temo senza snobismi; è uno che è riuscito a modo suo a cambiare gli Italiani, esserne l'autobiografia.
Oggi la costituzione, i principi in essa scritti, non rappresentano bene l'Italia che Silvio ha forgiato.
Se qualcuno gli è d'ostacolo, ha imparato a cambiare le regole. Sta solo applicando il principio "più in grande".
Sì, utilizzando ad hoc i mezzi di comunicazione di massa e promuovendo a strumenti sacri il sondaggio e il televoto. Dando alla gente (ma quale, poi?)l'illusione di avere un certo potere e poter essere protagonista, ha infinocchiato tutti e il potere se lo è preso lui. Anzi, se lo è fatto dare, che è peggio.
Mi ricorda vagamente qualcuno...
Anche fisicamente, secondo me. Trapianto di capelli a parte, naturalmente.
Il ritardo della sinistra sta nel non aver compreso che, mentre lei si affannava a amministrare le città, la destra in questi anni preparava alla grande la conquista dello "spirito della nazione".
Una volta un amico socialista (ma proprio craxiano) mi disse
"Voi di sinistra sarete anche pieni di gente che si vanta di amministrare tecnicamente bene lo stato delle cose, ma la destra propone quattro slogan per la politica di una nazione, i cittadini eleggono un premier, non un sindaco d'Italia"
Ovvero la politica vince sulla tecnica amministrativa.
Non so se chiamarla politica. In fondo per me la politica sotto sotto è anche idee, e questi quattro slogan del cazzo di idee ne propongono poco. Vendono, questo sì.
Questo è anche vero, ma il fatto che la destra faccia solo politica da avanspettacolo non significa che la sinistra faccia qualcosa...
Ormai si è dilapidato un patrimonio di partecipazione, in soli 15 anni, un patrimonio intero.
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